Ilva di Taranto. Clini: bonificare subito per non perdere competitivita’

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L’Ilva di Taranto ha avuto un impatto sull’ambiente e, forse, sulla salute. Ma bisogna fare in fretta per risanare la zona, perché la competitivita’ non aspetta. Queste le parole di Clini sul caso Ilva

L’Ilva di Taranto è stata al centro del discorso di Corrado Clini alla Camera dei Deputati. Il Ministro dell’Ambiente ha toccato tutti i punti critici che coinvolgono il caso Ilva di Taranto: dalla salute al lavoro che potrebbero perdere migliaia di persone, dall’ambiente alla perdità di competitività nel settore. Sì, perché nonostante l’inquinamento ambientale e tutti gli effetti dell’Ilva, una cosa è sicura: una percentuale alta dell’economia italiana deriva da quella vecchia industria.

Il Ministro Corrado Clini non sminuisce certo i rischi delle emissioni dell’Ilva sulla salute di piccoli e grandi, ma ammette anche che gli impatti del lavoro dell’industria Ilva ‘vanno messi in relazione alle normative del tempo e alle autorizzazioni nel tempo ricevute dagli impianti, come è accaduto per tutti gli impianti del genere in Europa. Lo stabilimento è stato progressivamente autorizzato nelle sue diverse fasi anche di aggiornamento tecnologico, produttivo, secondo le leggi vigenti, per cui una parte delle problematiche rilevate dalle indagini epidemiologiche che sono state realizzate per conto della magistratura ma anche dell’Istituto superiore della sanità, danno conto di uno stato della salute della popolazione con evidenti eccessi di mortalità che fanno riferimento presumibilmente a contaminazioni ambientali derivanti da impianti che a quel tempo operavano nel rispetto delle leggi’. Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini chiarisce anche che al momento è difficile trovare una ‘una correlazione causa-effetto’ tra le attuali emissioni dell’Ilva e il tasso di mortalità per tumori.  

Ilva di Taranto

E ancora. Corrado Clini, parlando dell’Ilva di Taranto, non perde di vista nemmeno il mercato e  la competitività e per questo di fare il necessario in fretta ‘Se è necessario intervenire per risanare l’ambiente occorre farlo in fretta anche perchè la competitività non aspetta i tempi dell’amministrazione italiana. La competizione europea è molto forte e Ilva deve esser emessa in condizione di competere con gli altri produttori europei alle stesse condizioni’.

Ilva di_Taranto_copy

Un pensiero di Clini va anche a chi potrebbe perdere il proprio posto di lavoro. Il Ministro conclude il suo discorso, infatti, ricordando che la situazione a Taranto ‘è molto delicata e circa 20mila persone sono molto preoccupate per una eventuale chiusura degli impianti.’ Domani è prevista una manifestazione pacifica dei dipendenti dell’Ilva.

(gc)

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