Diavoli della Tasmania contro il cancro

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Lo studio della mutazione con cui i diavoli della Tasmania si stanno proteggendo dal cancro potrebbe aiutare anche le persone nella cura di questa malattia

Nel tentativo di battere il cancro con soluzioni efficaci, gli scienziati hanno deciso di rivolgersi anche al mondo naturale. Lo fanno spesso e, in questo specifico caso, hanno scelto di concentrare le loro attenzioni sul diavolo della Tasmania, il marsupiale dell’isola australiana, appunto. 

Un team internazionale di ricercatori ha scoperto che due sezioni specifiche del genoma del diavolo della Tasmania sono in rapida mutazione per rispondere alla diffusione del tumore facciale del diavolo (DFTD), una forma di cancro che li ha colpiti.

Il diavolo della Tasmania è il più grande marsupiale carnivoro del mondo e si trova in natura solo sull’isola che gli dà il nome. L’altra parte del nome, ovvero diavolo viene dal suo comportamento aggressivo nei confronti degli altri animali e anche nei confronti degli altri diavoli. Tra l’altro proprio questa violenza potrebbe essere una delle cause del diffondersi della malattia.
Per capire quanto sia aggressivo questo tumore, basta pensare che uno dei tre tipi di questo cancro ha spazzato via quasi l’80% della popolazione dei diavoli della Tasmania nei venti anni da quando è stato scoperto.

La buona notizia, però, è che la vita molto spesso trova dei modi per imporsi e, in questo caso, lo sta facendo tramite un’evoluzione che permette ai diavoli di sopportare la malattia e superarla. I dati genetici raccolti dai ricercatori saranno utilizzati per aiutare l’animale a proteggersi da questa malattia (si nutrono forti speranze in questo senso), ma anche per fornire una possibile soluzione per il trattamento del cancro negli esseri umani.

Questa mutazione infatti, può anche aiutare la ricerca futura circa l’evoluzione della trasmissibilità del cancro e di altre malattie, sulla cause e sulla ricorrenza.

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