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Alberi d’Italia/7 Il tasso, l’albero di Otzi e Robin Hood

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Il tasso e’ un albero che stupisce per la longevita’: fino a 2100 anni di eta’, per alcuni esemplari. Vive tra i 900 ed i 1800 metri ed e’ apprezzato come arbusto ornamentale per il suo verde scuro e la sua folta chioma

Continua il viaggio di Ecoseven.net alla scoperta degli alberi di Italia. Nelle scorse puntate abbiamo parlato del cipresso, delle diverse specie del pino, del larice, dell’abete rosso e dell’abete bianco, oggi parliamo del tasso, l’albero di Robin Hood. Ricercato per lavori al tornio o di ebanisteria, il legno del tasso è tra i più duri, pesanti e resistenti alberi d’Italia, per niente resinoso.

Ricordate Ötzi, la mummia del ghiacciaio del Similaun, nostro antenato dell’Età del Rame? Rinvenuto al confine Italia-Austria portava con sé oggetti di ogni tipo. I resti di Ötzi risalgono al 3350-3100 a.C. e la sua ascia è realizzata proprio il legno di tasso. E’ da notare che tra tutti i reperti l’ascia sia proprio quella meglio conservata, grazie alle qualità di questo legno.

La sua particolare struttura, infatti, lo rende uno dei migliori legnami, soprattutto per la costruzione di archi. L’uomo ha cominciato ad impiegare il taxus baccata a questo scopo dal periodo neolitico e fino al 1500, preferendolo all’olmo ed altri legnami.

Il segreto è presto svelato: il tasso è costituito da una parte esterna molto elastica e chiara e da una interna più scura, tendente al rossiccio, che è molto resistente alla compressione. Gli archi compositi realizzati oggi devono avere queste caratteristiche che vengono ottenute con la sovrapposizione di materiali o legni differenti e con particolari lavorazioni. In natura il tasso è per così dire già perfetto, proprio in considerazione di queste sue caratteristiche naturali.

A cavallo tra XII e XII secolo era in uso in Inghilterra un particolare arco alto circa due metri e chiamato long bow, letteralmente “arco lungo”. Realizzato in legno di tasso, riusciva a scagliare frecce fino a 200 metri di distanza con facilità, efficacia e precisione.  Utilizzato dai freeholders, contadini soggetti al potere della corona. Fu proprio durante il regno di Edoardo II o di Riccardo cuor di leone che uno di questi freeholder si rese famoso come cacciatore di frodo della foresta di Sherwood a nord di Nottingam. Sembra fosse un uomo gentile e generoso che si preoccupasse delle popolazioni locali con aiuti economici e difendendo le donne. La leggenda lega quindi il legno del tasso all’arciere forse più famoso del mondo: Robin Hood.

Probabilmente il personaggio di Robin Hood è frutto di leggende antiche, ma certamente vuole rendere merito all’invenzione, alla creazione di questo particolare arco e del legno straordinario con cui è stato realizzato. Il tasso italiano sembra inoltre essere tra i più elastici della specie e quindi tra i migliori per realizzare archi.

(Vincenzo Nizza)

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