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Via la plastica dalla cucina, ecco come fare

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Vi sembra impossibile una cucina senza plastica? Ecco alcuni suggerimenti per ridurre al minimo il suo impiego, vista la scarsa igiene e la sua non biodegradabilità

Un sacchetto di plastica impiega circa 500 anni per essere smaltito dalla natura. Una bottiglia di plastica, quasi 100 anni. Perché, quindi, non ridurre al minimo il suo impiego, per esempio, in cucina, luogo in cui spesso viene utilizzata? Ecco qualche consiglio. Per prima cosa, basterebbe diminuire l’uso di alimenti pre-confezionati, preferendo quelli freschi: i cibi pronti sono tra gli alimenti con maggior imballaggio. Comprarne di meno fa bene all’ambiente, ma anche alla salute.

Secondo: perché non usare posate di metallo o di legno al posto di coltelli, cucchiai e spatole di plastica? E se proprio non ne possiamo fare a meno, meglio scegliere materiale bioclastico: nei supermercati, ormai, si trovano spesso.

Per quanto riguarda i sacchetti di plastica, preferiamoli biodegradabili. In alternativa, possiamo sempre conservare gli alimenti in sacche di tela o in buste di carta.
Prestate attenzione alle padelle in teflon, preferendo, al contrario, quelle con interno in acciaio inox, ceramica o ghisa, ed evitando quelle con rivestimenti in materiale plastificato.

Infine, perché non scegliere contenitori di vetro per la conservazione degli alimenti? Con questo otterremo cibi freschi, meno rifiuti e maggiore risparmio.

(Flavia Dondolini)
 

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