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I resti un’antica esplosione cosmica

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Trovate in Antartide le polveri radioattive di una supernova che potrebbero dirci molto sulla nostra galassia

Milioni di anni fa una stella è esplosa in una supernova e le polveri radioattive di quell’evento sono arrivate sulla Terra: lo sappiamo perché sono state recentemente ritrovate sotto migliaia di chili di neve, dopo un massiccio sforzo di scavo da parte di un gruppo di ricercatori.

Gli scienziati che si sono occupati della scoperta sperano che lo studio della polvere rivelerà nuovi segreti sull’ambiente cosmico che circonda il nostro sistema solare, come ha detto a Gizmodo il ricercatore capo Dominik Koll. Studiando le conseguenze di un’antica esplosione cosmica, infatti, si ha la possibilità di comprendere meglio la storia del nostro pezzo di universo.

Dopo aver raccolto la neve che probabilmente conteneva i piccoli granelli di polvere spaziale, il team guidato da Koll ne ha fatto evaporare in laboratorio ben 500 Kg, quindi ha analizzato gli isotopi radioattivi trovati mediante una spettrometria di massa, secondo quanto raccontato in una ricerca pubblicata sulla rivista Physical Review Letters.

Lo stesso team di ricercatori aveva precedentemente dimostrato che una vicina supernova aveva depositato Ferro-60 nel sistema solare nel corso degli ultimi 1,5/3 milioni di anni – tra l’altro, è molto probabile che la Terra stia attualmente viaggiando i resti di quell’esplosione (un sospetto questo, che potrebbe aiutare gli scienziati a mappare meglio la composizione della Via Lattea).

Come dice l’abstract della ricerca: «La Terra è costantemente bombardata da polvere extraterrestre contenente informazioni preziose sui processi extraterrestri, come la formazione di strutture da esplosioni stellari o nucleosintesi», per questo motivo è una scoperta davvero importante questa fatta in Antartide.

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