Blue Economy: ecco come evitare gli incendi?

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Una soluzione pratica per diminuire il rischio incendi nei boschi c’è. Perché non attuarla in vista dell’estate?

 

Di necessità, virtù. È questo il principio alla base del lavoro di Lynda Taylor e Robert Haspel, due cittadini (e scienziati) che provando a risolvere il grave problema degli incendi hanno anche dato vita anche a un progetto che genera nuovo cibo e posti di lavoro.

I due scienziati, come racconta il libro sulla Blue Economy, una nuova economia pensata da Gunter Pauli, fondatore di Zeri, hanno sviluppato un progettoo a Picuris Pueblo, a Nord di Santa Fe, in cui hanno dimostrato che la rimozione del legname di piccolo diametro riduce il rischio di incendi. E non solo: da questo legname di piccole dimensioni si può generare tanto.

Il legname tagliato, infatti, può esser utilizzato in due modi. ‘Una parte è stata trasformata in carbonella all’interno di normali container usati come forni. Utilizzando un procedimento messo a punto da Antonio Giraldo Maya, il fumo derivante dalla combustione della carbonella viene recuperato e sfruttato per preservare il legno impiegato per le costruzioni. Il leganme che non può essere trasformato in carbonella viene sbriciolato e nel materiale risultante vengono iniettate le spore di un fungo locale; il tutto viene poi sparsi nei solchi lasciati nel terreno dai veicoli usati per disboscare le foreste. I funghi vengono coltivati, mentre il substrato per la loro coltivazione va a nutrire la mandria di bisonti introdotta a Pueblo’.

 

Una vera e propria catena di nutrienti, quindi, nata dalla necessità di trovare una soluzione ai diversi incendi.  

gc

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