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Una tassa sul cibo spazzatura per finanziare l’edilizia sanitaria

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I cibi spazzatura saranno tassati. In realtà è solo un’ipotesi. Ma presto potrebbe diventare realtà. E chi vorrà addentare grassi saturi e zuccheri dovrà pagare il doppio del costo degli alimenti

Il cibo spazzatura potrebbe essere tassato. Chi vorrà addentare grassi saturi e zuccheri dovrà pagare, il doppio precisamente. In realtà è ancora solo una ipotesi, presente nella bozza inviata dal ministro della Salute, Balduzzi alla Conferenza delle Regioni, per discutere del nuovo Patto per la salute 2013-2015. Ma se presto sarà legge, allora ben venga per la nostra salute.

Il neoministro della Salute, Renato Balduzzi, ha deciso di tassare il cibo spazzatura. Ancora non si ha una lista precisa degli alimenti che subiranno il rincaro, certo è che saranno quelli che contengono grassi saturi, come le patatine, e lo zucchero, come le ciambelle fritte. E ad entrare nella lista nera sarà anche l’alcool. È il riscatto del cibo salutare e della dieta mediterranea.

La tassa ha un unico scopo. Diminuire il numero di bambini in sovrappeso e il numero dei bambini obesi.  Che attualmente sono 1 milione i primi e 400 mila i secondi. Diminuire il giro vita e aumentare il denaro delle casse erariali. Il denaro ricavato con l’inserimento della tassa servirà a finanziare il “Programma straordinario sull’edilizia sanitaria”, cioè la costruzione e l’ammodernamento degli ospedali.

L’iniziativa italiana emula quella di Danimarca e Svizzera.

(GC) 

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