Il sovrallenamento: quando il troppo è nemico del bene

Condividi questo articolo:

L’eccesso di attività fisica rischia di dare risultati contrari a quelli ricercarti e sperati

Allenarsi vuol dire prendersi cura di se stessi, amare il proprio corpo, intraprendere un percorso di miglioramento, a livello fisico e psicologico. Ma allenarsi troppo, spesso, è buono solo a provocare danni.

Come per il mangiare a dismisura o per il condurre una vita per lo più sedentaria, l’eccesso di workout rischia di dare risultati contrari a quelli ricercarti e sperati, oltre ad influire negativamente nella vita di tutti i giorni.

Il sovrallenamento, termine introdotto per la prima volta nel 1988 da Fredrick Hatfield , ricercatore scientifico e praticante powerlifter, famoso per il record nello squat con ben 460kg, sta proprio ad indicare una condizione fisica nella quale il corpo non è più in grado di allenarsi e di recuperare in modo efficiente.

Le cause sono molteplici:

1) Ovviamente, la prima causa, come dice la parola stessa, è il troppo allenamento. “Non è un caso vedere volumi allenanti, magari copiati da chi fa bodybuilding da dieci anni, svolti da ragazzi alle prime armi che non fanno altro che incorrere in questo fenomeno “, commenta Emil Lazzaroni, personal trainer e nutrizionista.

2) Il poco riposo. “Se noi non siamo in grado di recuperare in modo efficiente, tramite anche il sonno e il riposo quotidiano, potremmo rischiare il sovrallenamento – spiega il personal trainer.

3) Le altre cause sono racchiudibili tutte sotto un unico termine: lo stress. “Può essere psicologico, famigliare o lavorativo. Dovuto a problemi di salute, patologie o condizioni non ottimali. Ma può essere anche causato da una alimentazione non adeguata, che non fornisce i nutrienti necessari al recupero e al ripristino del nostro sistema”, aggiunge l’allenatore.

Da cosa ce ne accorgiamo? Come possiamo capire dai segnali che ci manda il nostro corpo che ci stiamo sovrallenando?

“Da un battito cardiaco accelerato a riposo, che normalmente non abbiamo. Spesso chi presenta questo problema soffre di insonnia, poca motivazione, apatia, irritabilità e anche, a volte, stati di depressione e tristezza continua. Tutte questi sintomi possono derivare anche da una condizione di sovrallenamento. Nelle donne, ad esempio, lo stress eccessivo può causare amenorrea, quindi assenza di ciclo mestruale, e anche il sovrallenamento ha una possibile causa in questo. Due sintomi, spesso trascurati ma in realtà importantissimi, sono l’eccessiva voglia di dolci e, totalmente all’opposto, la mancanza di appetito: quando non riusciamo a mangiare le calorie che invece dovremmo assumere, oppure quando, nonostante siamo a dieta, abbiamo una costante, continua voglia di dolce, può darsi, ed è molto probabile, che ci stiamo allenando troppo”.

Fondamentale, dunque, è dare al fisico la giusta nutrizione, senza privazioni eccessive: le diete troppo ipocaloriche e totalmente prive di uno dei tre macronutrienti, carboidrati, proteine e grassi, soprattutto se “fai da te” e abbinate ad un allenamento sregolato, non fanno altro che deteriorare il fisico.

Altro “dovere” dello sportivo è il recupero, notturno e tra una sessione e l’altra (soprattutto se avete iniziato da poco e se non siete degli atleti professionisti): i muscoli crescono a riposo, non sotto i macchinari in palestra!

Terzo: bisogna prestare molta attenzione all’intensità di allenamento, curando la tipologia di lavoro, l’organizzazione delle sedute settimanali e la scelta degli esercizi.

Per questo, è consigliabile sempre affidarsi ad un esperto, ad un preparatore atletico o ad un personal trainer, che sappia indicare l’allenamento più adatto alla struttura fisica, agli obiettivi e alle necessità di ognuno.

Questo articolo è stato letto 131 volte.

allenamento, fitness, salute, sovrallenamento

Comments (45)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net