ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll

Trasformare i rifiuti in ricchezza, l’esempio di Haiti

Condividi questo articolo:

Raccogliere plastica significa creare posti di lavoro e tutelare l’ambiente. Anche se non si può riciclare in loco

La nostra preoccupazione è differenziare e riciclare il più possibile; diamo ormai per scontato che riciclare sia una cosa semplice: basta conferire nei giusti bidoni i diversi rifiuti. Tutto ciò è corretto, ma nei paesi in via di sviluppo, anche differenziando, non è così semplice riciclare.

Prendiamo l’esempio di Haiti: solo nella capitale Port-au-Prince vengono prodotte 4000 tonnellate di plastica ogni mese derivante in gran parte dalle bottiglie di plastica che purtroppo sono disperse nell’ambiente.

Ian Rosenberg, dopo aver aiutato durante il terremoto e l’epidemia di colera del 2010, ha pensato che il riciclaggio di tutto questo materiale avrebbe potuto trasformarsi in una risorsa per una nazione molto povera che ha un tasso di disoccupazione del 40%. Quindi la popolazione può raccogliere plastica in giro e portarla in uno dei centri di raccolta di Executives without Borders, una organizzazione non governativa.

A queste persone viene corrisposto immediatamente del denaro: in questa maniera si aiutano sia i più poveri che l’ambiente. Le bottiglie vengono portate nel centro di raccolta della capitale, sminuzzate e poi esportate negli Stati Uniti dove vengono riciclate.

Questo dimostra che raccogliere materiale può essere un incentivo per l’economia dei paesi più poveri, oltre che un buon gesto per l’ambiente.

E tornando a casa nostra, vediamo come si possono riutilizzare le grucce. Invece di buttarle, ricicliamole e riutilizziamole. Ecoseven.net ti dice come e cosa potresti realizzare con il ‘fai da te

Questo articolo è stato letto 73 volte.

haiti, plastica, raccolta

Comments (3)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net