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Oceano Pacifico: e se arriva una nuova ondata di caldo?

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I ricercatori prevedono che se continuano ad aumentare le temperature del Pacifico, le barriere coralline delle Hawaii e di altre regioni potrebbero arrivare al disastro

Ce lo ha detto il report dell’IPCC quali sono i pericoli che la crisi climatica induce negli oceani, sappiamo quanto l’aumento delle temperature delle acque incidano sulla vita degli organismi marini, eppure andare nello specifico è sempre ancora più sconvolgente.

I ricercatori, infatti, ci spingono a concentrarci sulla problematica dell’Oceano Pacifico, visto che prevedono l’arrivo di una grande ondata di calore marino che potrebbe rivelarsi disastrosa per le fragili barriere coralline, lungo la Papa Bay delle Hawaii e altre coste simili. Il riscaldamento dell’acqua – lo sappiamo – provoca lo sbiancamento dei coralli, una condizione che rende le barriere coralline sensibili alla mortalità.
Le barriere coralline svolgono un ruolo ambientale ed ecologico molto significativo: per esempio, supportano molte specie nell’ambiente marino e fungono da barriera protettiva, proteggendo le coste dall’azione deleteria delle onde, specialmente durante la stagione dei tifoni, per ridurre al minimo i danni delle coste e prevenire l’erosione. Inoltre, le barriere coralline sane contribuiscono alle economie locali, in particolare attraverso il turismo e la pesca.

Quando l’acqua è troppo calda, però, i coralli si stressano. Di conseguenza espellono le alghe, o zooxanthelle, che vivono nei loro tessuti. In tal modo, il corallo diventa bianco e questo sbiancamento causato dalla perdita delle alghe, alla fine, porta alla morte, causando ripercussioni di vasta portata sull’ecosistema.

Nel 2015, un’importante ondata di calore marino ha eliminato metà delle barriere coralline della costa di Papa Bay e, purtroppo, gli scienziati marini associati al NOAA prevedono che quest’anno succederà la stessa cosa. Sono tutti molto preoccupati dalle conseguenze che si potranno avere.

 

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