Niente più pelle proveniente dal Brasile

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L’azienda proprietaria di Timberland, Vans e Kipling afferma che non acquisterà più pelle brasiliana, perché non vuole che i suoi prodotti contribuiscano a danneggiare il pianeta

Sono passati esattamente dieci anni da quando, durante l’estate del 2009, la società di scarpe Timberland ha dichiarato che non avrebbe più acquistato pellami brasiliani, provenienti da aree recentemente deforestate della foresta pluviale amazzonica. In dieci anni, non solo niente è cambiato, ma le cose sono addirittura peggiorate. E così, anche la VF Corporation, casa madre di Timberland e di altri marchi, ha annunciato che non comprerà più la pelle brasiliana, a causa degli incendi violenti che ci sono stati in Amazzonia, che hanno mostrato un’inadeguata gestione ambientale, da parte del governo, del bene mondiale che la foresta rappresenta.

Gli incendi sono stati al centro di grandi dibattiti e scontri nelle ultime settimane, con gran parte delle persone e delle autorità mondiali che esprimevano una preoccupazione molto seria per la loro estensione e la loro durata e il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, che continuava a insistere sul fatto che tutto fosse sotto controllo.
Il legame tra un’azienda come la VF Corporation e gli incendi in Amazzonia è che la pelle delle scarpe è un sottoprodotto del settore delle carni bovine, che sono alla base degli incendi, in quanto molti dei roghi iniziali sono stati provocati proprio da allevatori di bestiame o agricoltori, che cercavano di liberare la terra per il pascolo.

La VF Corporation ha dichiarato che non acquisterà più pelli dal Brasile fino a quando non avrà la certezza che i materiali utilizzati nei suoi prodotti non contribuiscano al danno ambientale nel paese. Oltre a Timberland, VF Corporation possiede, tra gli altri, Vans, Dickies, Smartwool, The North Face, Icebreaker, Jansport e Kipling. Un cliente non grande ma molto importante perché vendere ai marchi famosi porta a vendere anche ad altri.

Nel campo della moda delle calzature, recentemente sono state lanciate linee ecosostenibili e 100% biodegradabili, come quelle di Native Shoes, azienda canadese fondata nel 2009: un’ecoinvenzione di cui Ecoseven si è occupata.

 

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