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Save the Duck

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Una linea di abbigliamento invernale che non ha bisogno di sacrificare animali per tenerci al caldo

Quando indossiamo abiti fatti di pelliccia o pelle, è difficile far finta che non provengono da animali, più facile invece ignorarlo quando si tratta dell’imbottitura delle giacche invernali – molto semplicemente perché il contenuto non si vede.

Qualche marchio però, ha pensato di fare qualcosa anche per queste giacche. Per esempio: l’italiano Save the Duck, che ha deciso di «salvare le anatre», con linee e lavorazioni che cercano di rendere possibile alle persone di rimanere calde ed eleganti, senza causare dolore e sofferenza a questi animali. Recentemente, Save the Duck ha rivelato nuovi design per i suoi capi cruelty-free, tra cui spiccano cappotti in pelliccia sintetica e piumini senza piume. Alcune delle nuove giacche sono anche impermeabili e la collezione viene completata con magliette e felpe. Oltre ai tessuti ecologici e rispettosi della fauna, la compagnia offre anche molti colori audaci per dare più luce all’inverno.

Solitamente, i piumini sono riempiti di piume strappate dalle anatre, principalmente dal petto: i produttori le scelgono per la facilità con cui si possono lavorare, visto che queste piume mancano di penne. Anche se di consueto le piume vengono rimosse durante la macellazione, le anatre e le oche allevate per il foie gras o la carne vengono talvolta spennate ripetutamente mentre sono in vita. Per evitare tutto ciò, il marchio italiano ha sviluppato un piumino sintetico, in poliestere riciclato che si chiama Plumtech, un capo che, come tutte le giacche del marchio, è facile da trasportare e leggero – sia di peso che di coscienza.

Save the Duck, lanciato nel 2011 da Nicola Bargi, è di proprietà della società Forest SRL, fondata più di cento anni fa dal nonno di Nicola, Foresto Bargi, soldato che, divenuto sarto, ha iniziato a sperimentare un materiale idrorepellente di cui aveva appreso durante la sua prima guerra mondiale.
La compagnia ha stimato che finora ha contribuito a salvare 17.975.456 anatre.

 

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