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Giornata mondiale dell’acqua: in Italia si spreca troppo

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In Italia si spreca troppa acqua. E il Lazio sembra essere una delle regioni peggiori. A Roma, per esempio, vi sono perdite idriche che arrivano al 68% del totale

Nel 1992 l’Onu istituisce la giornata mondiale dell’acqua a seguito dei lavori del summit di Rio sulla Terra. Dal 2005, oltre gli stati membri, partecipano a questo appuntamento anche una serie di organizzazioni non governative che da allora a oggi hanno costantemente attivato delle campagne di sensibilizzazione del pubblico sulla questione dell’acqua nella nostra era.

Per l’edizione del 2012 che si tiene a Roma, Legambiente Lazio e l’Istituto Ambiente Italia ha presentato un rapporto su tutta la regione Lazio con dei dati piuttosto allarmanti. Roma si piazza all’ultimo posto con 234,3 litri, nella graduatoria per i consumi d’acqua pro-capite al giorno tra le grandi città italiane. Le perdite idriche della sua rete d’acquedotti arrivano al 68% del totale dei metri cubi d’acqua dispersi per chilometro di rete.

Anche i depuratori della regione sembrano non funzionare bene, infatti l’efficienza del sistema è passato dal 97% al 90% e nell’acqua dei rubinetti di 64 comuni del Lazio rimane una concentrazione di arsenico da riportare nei limiti della legge entro i 2012.

Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio, ha affermato che dopo i referendum serve una nuova gestione pubblica e partecipata per l’acqua a Roma e nel Lazio. Ha poi aggiunto che per vincere la sfida del risparmio idrico, delle perdite della rete, della depurazione e della qualità delle acque e togliere l’acqua dal mercato si devono ripensare le società di gestione dell’acqua.

(Chiara Palmieri)