Un registro della Co2 per il settore agroalimentare

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L’Italia avra’ un registro delle emissioni generate dal settore agroalimentare, si chiamera’ CO2 RESA ed e’ il primo in Europa

 

 

In Italia ci sarà un registro delle emissioni generate dal settore agroalimentare. A volerlo e ad istituirlo è l’ente di certificazione Csqa, che ha scelto il settore vitivinicolo per testare l’idea,  coinvolgendo Valoritalia, la società che controlla il 70% della produzione di vino italiano a Denominazione di Origine.

Il registro, che al momento traccierà le emissioni di Co2 nella produzione del vino, si chiamera’ CO2RESA, acronimo di ‘registro emissioni settore agroalimentare’, ed è il primo in Europa per la valorizzazione dei crediti di carbonio sul mercato volontario del settore agroalimentare. All’interno del registro verranno iscritte tutte le aziende che hanno messo o metteranno in pratica azioni volte a ridurre le quantità di gas climalteranti. Una volta contabilizzate le emissioni ‘risparmiate’ all’ambiente, le aziende potranno accedere al mercato volontario delle emissioni di carbonio e saranno in grado di vendere i crediti maturati grazie al taglio della CO2 ad altre aziende che vogliono compensare le proprie emissioni di gas serra.

Il registro CO2RESA è la garanzia di tracciabilità dei crediti registrati, che vengono identificati in modo univoco.  ‘Il settore vitivinicolo è al momento uno dei più sensibili alla riduzione di CO2, anche e soprattutto in ragione della sua forte vocazione all’export’ ha affermato il presidente di Valoritalia Luigino Disegna, secondo cui il registro ‘permetterà alle aziende anche di valorizzare il prodotto in termini reputazionali, classificandolo come ‘green’.

gc 

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