
Acqua: Italia a rischio stress idrico
L’Italia e’ uno dei Paesi soggetti a rischio stress idrico medio-alto e per questo dovrebbe immediatamente adottare una visione strategica per una migliore gestione dell’acqua
L’Italia è soggetta a rischio stress idrico medio-alto. E’ questo l’allarme lanciato dal rapporto dell’Ocse (Organizzazione e cooperazione per lo sviluppo economico) sulle performance ambientali del Bel Paese. ‘Nonostante le notevoli carenze di dati sul prelievo idrico interno, l’Italia con un prelievo pari a circa il 30% delle risorse idriche rinnovabili disponibili può essere classificato come un Paese soggetto a stress idrico medio-alto’, si legge nel rapporto.
Ed è anche per questo che per una migliore gestione dell’acqua, l’Italia si doti, urgentemente, ‘di una visione strategica per il settore idrico, definendo in che modo il governo possa assistere al meglio le autorità regionali e locali; sembra essenziale razionalizzare gli accordi istituzionali per la gestione dei bacini idrografici per migliorare efficacia ed efficienza’. Proseguendo con la riforma del settore anche ‘per risolvere i gravi problemi legati all’insufficienza e all’obsolescenza delle infrastrutture’.
Il rapporto sulle acque dell’Italia porta anche buone notizie. All’interno dello studio è possibile leggere che ‘La qualità delle risorse idriche si è mantenuta stabile e la qualità delle acque dei fiumi è migliorata; la concentrazione di fosforo e nitrati nei principali fiumi italiani è diminuita in seguito a una riduzione dell’intensità della produzione agricola’.
(gc)
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