Le oasi WWF difendono la natura, ma a livello europeo non va abbassata la guardi

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Le Oasi del WWF nel nostro paese sono un baluardo in difesa della natura. Ma bisogna fare attenzione alle norme europee

Ci sono alcune specie di animali del nostro paese che trovano rifugio, e spesso salvezza, nelle oasi del WWF. 

Prendiamo ad esempio la Sardegna: troviamo il Cervo Sardo o il Geotritone di Geneè che è un piccolo anfibio. Sono entrambi animali endemici dell’isola e trovano riparo nell’oasi di Monte Arcosuru. Solo l’azione del WWF permette di tutelare queste specie.

Poi ci sono specie diffuse su più oasi, come le Testuggini Palustri:  una è presente in oltre 40 oasi (Emys orbicularis), mentre l’altra (Emys trinacris), endemica della Sicilia si trova solo nelle riserve di Laghi di Preola e Torre Salsa.

Trova accoglienza nelle oasi anche il gambero di fiume che si trova in 14 luogi: da Valpredina, il Lombardia, a cascate Rio verde in Abruzzo.

E se non avete mai senito parlare della rana di Lastaste sappiate che è una specie endemica della Pianura Padana presente in dieci oasi.

Allarme Natura!

È importante tutelare questi spazi e queste specie uniche, per questo, come spiega l’associazione ambientalista: ‘Oltre 280.000 cittadini europei sono già accorsi  in difesa delle Direttive Habitat e Uccelli aderendo all’azione Nature Alert  #AllarmeNatura, promossa da oltre 100 associazioni, tra cui in prima fila c’è il WWF’.

Si tratta di una campagna attiva dal 12 maggio e fino al 24 luglio che punta a migliorare l’applicazione delle direttive europee e rinforzare la difesa di specie e habitat. 

Infatti le direttive ‘Habitat’ e ‘Uccelli’ sono riconosciute come tra le più forti leggi al mondo per la difesa di animali selvatici, piante e habitat dall’estinzione. Grazie a queste normative, l’Europa ha oggi il più grande network al mondo di aree protette, la rete Natura 2000, che copre circa il 20% del territorio europeo e il 4% dei suoi siti marini. La campagna su Internet avviata oggi e attiva fino al 24 luglio 2015 permette ai cittadini di prendere parte alla consultazione ed è l’unica opportunità per il pubblico di esprimere il proprio punto di vista durante questa fase di valutazione tecnica.

a.po

 

 

 

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