ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia portano in Aula caso 'Agenda': "Pd chiarisca su finanziamenti"-Ucraina, Biden: "Invio armi a Kiev inizierà nelle prossime ore"-Ultras Lazio tentano assalto tifosi Juve all'Olimpico, cinghiate a poliziotto-Israele, vertici militari e intelligence in Egitto: colloqui su operazione a Rafah-Roma, open day carta d'identità elettronica: sabato 27 e domenica 28 aprile 2024-Mielofibrosi, Vannucchi (UniFi): "Nuovo Jak inibitore migliora anche anemia"-Tumori, esperti: "Contro mielofibrosi studi per personalizzare cure"-25 aprile blindato a Roma, oltre 600 operatori forze ordine in piazza-Milano, 15enne a scuola con coltello: ferito professore-Ilaria Salis candidata alle Europee, il padre: "Non scappa dal processo ma ne vuole uno giusto"-Premier League, due giocatori arrestati con l'accusa di stupro-Cavalli in fuga a Londra, panico e feriti in centro-Mielofibrosi, Rosati (Gsk): "Nuovo Jak inibitore già usato in 230 italiani"-Mielofibrosi, Passamonti (UniMi): "Con meno trasfusioni si vive di più e meglio"-Chiara Ferragni, aut aut dei Consumatori a Balocco: "Risarcimento o chiederemo altri 1,5 milioni"-Dengue e malaria, boom di casi: è colpa del clima, allarme infettivologi-Kate prima reale a entrare nell’Ordine dei Compagni d’Onore-Antonella Clerici a Ligabue: "Metto su il sugo, tu vieni a 'È sempre mezzogiorno' con il lambrusco"-Fedez e Chiara Ferragni, addio anche sui social: non si seguono più su Instagram-Ucraina, Zelensky ha bisogno di rinforzi al fronte: stretta sugli ucraini all'estero

Un nuovo sistema per (non) entrarci nella testa

Condividi questo articolo:

I ricercatori inventano un metodo di indagine del cervello con un idrogel che, in molti casi, eviterà di doverlo trapanare

Nonostante il fatto che le tecnologie di analisi del cervello come le risonanze magnetiche non fanno altro che migliorare, rimangono molti casi in cui i ricercatori sono costretti ad entrare nella testa del paziente per indagare il cervello: per avere alcune letture di specifiche cellule e regioni cerebrali, così come per inserire alcune protesi o dispositivi medici, non si può fare altro che introdurre fisicamente un elettrodo nel cervello.

Ovviamente, per quanto siano operazioni di routine, sono sempre pericolose e preoccupanti come tutte le azioni invasive del nostro corpo. Proprio per questo, i ricercatori della Carnegie Mellon University, finanziati dall’ala di ricerca del Dipartimento della Difesa, DARPA, si sono messi alla ricerca di una soluzione alternativa – e potrebbero averla trovata.

Gli scienziati, infatti, hanno sviluppato un idrogel flessibile e siliconico a base di silicio che si attacca al tessuto neurale, portando elettrodi non invasivi sulla superficie del cervello.

L’idrogel, che è stato testato sul ganglio della radice dorsale di un gatto – ovvero su un gruppo di cellule nervose spinali – ha dimostrato di potersi conformare e poter aderire alle cellule in modo da consentire agli elettrodi inclusi di registrare l’attività cerebrale senza esporre effettivamente il cervello agli elettrodi e viceversa.

La speranza è che questo lavoro porti a una nuova era di impianti neurali più sicuri e dia luogo a letture neurali migliori e più accurate che potrebbero aiutarci a capire le malattie e altre condizioni del cervello. A differenza degli elettrodi, che il cervello percepisce come elementi estranei e invoca subito il sistema immunitario per combatterli, l’idrogel viene registrato come passabilmente simile al cervello, quindi il corpo è meno propenso a combatterlo.

È troppo presto per dire altro, ma se funzionasse potrebbe essere davvero una svolta per le neuroscienze mediche.

Questo articolo è stato letto 11 volte.

Analisi, cervello, idrogel

Comments (3)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net