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Il terremoto altera le ore di luce e le ore di buio

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Il terremoto, soprattutto se forte, influenza la durata del giorno e della notte, seppure di pochissime frazioni di secondo. Secondo gli esperti parliamo di milionesimi di secondo

Un terremoto altera le ore di luce e le ore di buio. Anche se in maniera impercettibile, si tratta infatti di milionesimi di secondo. Ma è comunque un’alterazione. La Nasa ha calcolato infatti che dopo il terremoto del Cile, nel 2010, la notte successiva sia durata 1,26 milionesimi di secondo in meno rispetto alla precedente.

Si tratta di poco, e gli uomini non percepiscono questo cambiamento. Ma è comunque un’alterazione provocata da un trauma terreno. Ma perché la notte si accorcia? Per due motivi. Il primo è il riarrangiamento della materia della crosta terrestre. Ci spieghiamo meglio. Ogni punto della Terra impiega 24 ore per fare un giro completo intorno all’asse terrestre, ma la velocità dipende dalla latitudine e dall’altitudine alle quali il punto è collocato. Lo spostamento della crosta terrestre durante il terremoto modifica altitudine e latitudine dei punti, influenzando la durata del giorno.

E ancora. Durante i terremoti molto forti l’asse terrestre si inclina maggiormente. Infatti, a causa del terremoto Cileno, che ha raggiunto gli 8,8 gradi della scala Richter, l’asse terrestre si è inclinato di 8 centimetri.

(GC) 

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