Russia: torna la tigre siberiana, era quasi estinta

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Una buona notizia: la Siberia sta ritrovando uno dei suoi animali simbolo

Conoscete la tigre siberiana (o tigre dell’Amur)? Una decina d’anni fa ne rimanevano poche centinaia di esemplari, le stime parlavano di 430, massimo 500 esemplari, mentre oggi il trend si è invertito: se ne contano 540.

‘Siamo lieti di apprendere che il numero di tigri dell’Amur è aumentato in tutti i settori chiave in cui il WWF ha lavorato per molti anni’, ha detto Igor Chestin, a capo del WWF Russia. 

Tra le tigri censite, è una ulteriore buona notizia, troviamo 100 cuccioli, e questo ci fa ben sperare per la sopravvivenza della specie. Il censimento è stato condotto dal governo russo con i sostegno del WWF e dell’Amur Tiger Center su un territorio di 150.000 chilometri quadrati.

‘La chiave è un forte sostegno politico. Dove l’abbiamo, in paesi come la Russia e l’India, stiamo vedendo grandi risultati”, ha dichiarato Mike Baltzer, Leader della Tigers Alive Initiative del WWF. ‘Nel sud-est asiatico invece, dove il sostegno politico è più debole, ci troviamo di fronte ad una crisi di incredibile portata. Senza un’azione urgente, questi paesi rischiano di perdere per sempre le loro ultime tigri insieme alle loro ultime foreste vergini’. Per salvare la tigre è necessario infatti fermare la deforestazione e il bracconaggio.

Infatti durante l’ultima giornata mondiale della tigre è stato denunciato il problema: le tigri sono sempre più vittime del bracconaggio e non si sa quanti esemplari siano ancora presenti in natura, in assenza di dati sulle popolazioni che vivono in Malesia, Indonesia, Thailandia, Myanmar, Laos, Cambogia e Vietnam.

a.po

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russia, Tigre della Siberia, wwf

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