L’uragano Sandy ferma New York

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New York e tutta la costa orientale degli Stati Uniti attende l’uragano Sandy, che nei Caraibi ha causato gia’ 57 vittime. L’uragano dovrebbe colpire New York dalle 13.00 ora locale (ore 18.00 in Italia)

New York e’ paralizzata, in attesa dell’uragano Sandy, che secondo le previsioni si abbatterà sulla Grande Mela dalle 13.00 ora locale (ore 18.00 in Italia), fino alle prime ore di domani: pericolo elevato nella notte tra lunedì e martedì. A rafforzare i rischi connessi con l’uragano vi sono l’arrivo di un’ondata di gelo dal Canada e la coincidenza con la luna piena che porta l’alta marea e mette maggiormente in pericolo le aree costiere.

L’uragano Sandy spaventa New York e tutta la costa orientale degli Stati Uniti: lo stato di allerta riguarda 12 Stati, dal North Carolina fino al New Hampshire. L’uragano Sandy, che ha già provocato 57 vittime nei Caraibi, ha di fatto bloccato 50-60 milioni di persone. A New York sono state evacuate 375mila persone che vivono nella zona A, quella più a rischio, e sono stati aperti 626 rifugi. Molte case sono state rivestite con pannelli di legno enormi, i cittadini piu’ coraggiosi si sono barricati nelle loro abitazioni in attesa del passaggio dell’uragano, altri hanno preferito rifugiarsi in altre città o dormire in albergo. Il blocco totale riguarda anche il sistema dei trasporti pubblici, il più grande degli Stati Uniti, utilizzato ogni giorno da otto milioni e mezzo di persone. Le compagnie aeree hanno cancellato per ora più di 7.400 voli. Per la prima volta dall’11 settembre 2001 e per la prima volta in 27 anni per condizioni climatiche, anche la sede della Borsa di New York resta chiusa. Si ferma anche l’Onu.

L’uragano Sandy, ribattezzato Frankenstorm (tempesta perfetta), ha messo in ginocchio tutta la costa orientale degli Stati Uniti: dieci milioni di americani potrebbero rimanere senza luce e senza corrente elettrica. Tutti i supermercati sono stati presi d’assalto: tanti gli americani che hanno fatto scorta di pile, lampade d’emergenza e cibo.

(gc)