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Chi da’ il nome alle ondate di caldo record? E ora arriva Caligola

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Chi da’ i nomi alle ondate di calore record di quest’estate? Annibale, Scipione, Minosse, Caronte, Nerone e ora Caligola che portera’ afa nei giorni di Ferragosto

Il caldo avvolge l’Italia in quest’estate 2012. Annibale, Scipione, Caronte, Minosse, Nerone e ora arriva Caligola, il caldo record di quest’estate non solo segna valori altissimi della colonnina di mercurio ma anche segna una novità, molto vicina algli usi di Oltreoceano, di segnare con un nome identificativo un fenomeno climatico. Come il caldo record di questa stagione.

Ma chi è l’uomo che dà il nome alle ondate di caldo di questa estate? E’ Antonio Sanò, numero uno del sito internet ilmeteo.it che ha battezzato il record caldo di questo periodo con nomi ora presi in prestito dalla mitologia e storia greca o dalla storia dell’Antica Roma. E così che la scelta di Annibale e Scipione, due condottieri, il primo cartaginese che affrontò Roma nella seconda Guerra Punica, il secondo famoso condottiero romano che sconfisse Annibale appunto. Come anche curioso il riferimento a Caronte, il traghettatore di anime dell’Ade, che ha traghettato il caldo di giugno a quello di luglio. Poi Minosse, il re dei cretesi passato alla storia per la sua saggezza. In questi giorni invece l’ondata di caldo, che ha fatto registrare record di temeprature fino a 42° in Puglia e Sicilia e 40° a Roma, ha preso il nome di Nerone, imperatore passato alla storia per aver dato fuoco a Roma e aver incolpato i primi cristiani.

Per i prossimi giorni, invece, è atteso Caligola, caldo e afa a ridosso di Ferragosto e fino al 20/21 agosto. Caligola dovrà lottare contro l’invasione dell’aria fresca che ci porterà nelle prossime il vento della Bretagna, che prende il nome appunto di Bretone. Insomma il caldo record, che non ha però eguagliato i record dell’estate del 2003, a dire di alcuni esperti, non accenna a finire e sta mettendo a dura prova l’agricoltura italiana; in alcune zone della Penisola italica non piove da 60 giorni e le conseguenze produttive ed economiche sui nostri prodotti non tarderanno a farsi sentire. (red)