Mauritania: sacchetti di plastica messi al bando. Carcere per i trasgressori

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In Mauritania, dal 1 gennaio 2013,  non si possono produrre e utilizzare sacchetti di plastica: i trasgressori potrebbero essere anche puniti con il carcere

In Mauritania produrre e utilizzare sacchetti di plastica è un reato che può essere pagato anche con un anno di carcere. Il Governo mauritano, a partire dal 1 gennaio 2013, ha messo al bando i sacchetti di plastica ritenuti inquinanti: multando e addirittura carcerando i trasgressori che utilizzeranno le buste.

Le buste di plastica, secondo il governo della Mauritania, sono le principali responsabili della morte di bestiame e specie marine, dal momento che questi sacchetti non vengono raccolti, ma abbandonati nell’ambiente naturale. Secondo il ministro mauritano dell’Ambiente, nello stomaco dell’80 per cento dei bovini abbattuti nei mattatoi del Paese sono stati trovati sacchetti di plastica, materiale che rappresenta il 25 per cento delle 56 mila tonnellate di rifiuti prodotti, ogni anno, nella capitale mauritana, Nouakchott.

Per combattere l’inquinamento e la morte del bestiame, il Governo della Mauritania ha deciso di essere molto severo approvando la legge, entrata in vigore il 1 gennaio, che vieta la produzione e l’uso dei sacchetti di plastica. La legge prevede, in caso di violazione, condanne sino ad un anno di reclusione, oltre a pesanti ammende.

(gc)

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