Amianto, Casale Monferrato ed Eternit: il prossimo 13 febbraio la sentenza
Si svolgerà il 13 febbraio prossimo l’udienza del processo che vede contrapposti Casale Monferrato e Eternit sulla questione amianto. Il Comune accetterà l’offerta dell’azienda per abbandonare il processo?
Casale Monferrato deciderà sulle sorti di Eternit, o meglio sulle sorti dei due alti dirigenti dell’azienda, Louis De Cartier e Stephan Schmideiney, imputati di disastro doloso (la dispersione nell’ambiente delle fibre di amianto ha provocato 1800 morti) e omissione volontaria di cautele antinfortunistiche. Si terrà il 13 febbraio la sentenza che porrà fine ad un processo durato 2 anni.
Il Comune piemontese ha ricevuto un’offerta da Schmideibey, 18milioni e 300mila euro a titolo di risarcimento e l’uscita dalle parti civili dal processo con la clausola di non intentare ulteriori cause contro l’azienda. Negli ultimi giorni del 2011 la giunta comunale di Casale Monferrato, guidata dal sindaco Giorgio Demezzi, durante un consiglio comunale aveva manifestato la volontà di accettare l’offerta che arriva da Eternit. Ma i cittadini si schierano contro e chiedono giustizia.
Solo qualche giorno fa, nella questione, è intervenuto il ministro della Salute Renato Balduzzi, contrario alla decisione, non definitiva, di Casale Monferrato. Il Sindaco Giorgio Demezzi farà marcia indietro e non accetterà l’offerta di Eternit solo se il ministro Balduzzi assicurerà finanziamenti concreti da parte del Governo per coprire i costi delle bonifiche del territorio e di ricerca sulla cura del mesotelioma pleurico, il tumore di cui soffrono molti abitanti di Casale Monferrato.
Al momento, il ministro della Salute Renato Balduzzi, ha promesso un investimento nella ricerca, la cui prima tranche ammonta a 4 milioni di euro. Ora sarà il Comune di Casale Monferrato a decidere se accettare l’offerta di Eternit o fare affidamento sulle promesse del Governo.
(GC)