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Pannelli solari che funzionano anche al buio

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Gli scienziati hanno creato un nanomateriale che possa rendere il fotovoltaico utile anche di notte 

Per quanto riguarda la tecnologia fotovoltaica, si è sempre alla ricerca di nuove caratteristiche che possano renderla migliore, abbassando il livello dei suoi limiti e aumentando le sue possibilità di creazione di energia. In questo caso gli scienziati della Australian National University (ANU), in particolar modo il professore Sergey Kruk, hanno previsto un materiale che avesse una caratteristica molto particolare: far funzionare i pannelli solari anche di notte.

Il team della ANU si è rivolto all’Istituto per le Nanoscienze e la Nanoingegneria dell’Universtià di Berkeley, dove è stata trovata la tecnica strutturale per costruire il metamateriale previsto dal professor Kruk: un materiale artificiale che si illumina quando viene riscaldato.

Alternando strati sottili di oro e di fluoruro di magnesio su una membrana di nitruro di silicio, e macinandoli con un fascio ionico focalizzato, si è creata una struttura così piccola che, nella sezione trasversale di un capello umano, è possibile inserirne 12.000.

Le cellule termo-fotovoltaiche hanno un potenziale di efficienza che è il doppio dei pannelli solari convenzionali, in quanto non necessitano di una luce solare diretta per generare elettricità: possono raccogliere il calore dall’ambiente circostante sotto forma di radiazioni infrarosse.

I test hanno dimostrato che questo metamateriale può interagire con la componente magnetica della luce (o con le ondate di calore – che sono un’altra forma di luce che è al di fuori della gamma di percezione dei nostri occhi), convogliandola in una direzione specifica e anche in una gamma limitata di lunghezze d’onda.

Staremo a vedere cosa ne sarà.

Per chi fosse interessato, le ricerca è stata pubblicata su Nature Communications.

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buio, nanomateriale, pannelli solari, Sergey Krug

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