ULTIMA ORA:

Nasci in Italia? Quanti anni vivrai?

Condividi questo articolo:

Alcuni esperti hanno fatto un calcolo sulla vita media, scoprendo che chi nasce in Italia, ora, vivrà…

 

L’Italia non è certo un Paese in cui tutti si fanno i fatti propri. Anzi. Eppure chi nasce oggi, soprattutto se donna, vivrà probabilmente più di cento anni: lo affermano gli esperti durante la presentazione, al ministero della Salute, della Relazione sullo Stato Sanitario del Paese. ‘Sicuramente chi nasce oggi arriverà a 100 anni, e questo vale soprattutto per le donne, che hanno sempre un vantaggio di qualche anno però a questo deve corrispondere una maggiore razionalizzazione della spesa pubblica, per far fronte alla necessità di curare sempre più malati cronici, sempre più anziani e spesso con più di una patologia. Serve un maggiore coordinamento dei vari medici che curano lo stesso paziente per evitare ad esempio la duplicazione degli esami, che solo nella diagnostica per immagini spreca 1,5 miliardi di euro l’anno’, ha affermato Giovanni Simonetti, coordinatore del documento.

C’è un però. È vero che si allunga l’età media, ma è anche vero che tanto bisogna impegnarsi per stare in salute: dall’alimentazione all’attività fisica e alla prevenzione.

 

Nel rapporto sullo Stato Sanitario del Paese si legge che  il 21% degli italiani ha più di 65 anni, mentre 8,72 milioni sono le persone con più di due malattie croniche. E se è vero che ‘Nel 2011 in Italia il 79,2% della vita media degli uomini e il 73,5% di quella delle donne sono vissuti senza limitazioni gravi’ , è anche vero che una percentuale consistente di vita media per entrambi i sessi è vissuta in presenza di malattia.

gc

Questo articolo è stato letto 37 volte.

aspettativa vita media, benessere, Italia, Italia vita media

Comments (4)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net