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Marcia su Roma…contro i cambiamenti climatici

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Una marcia contro i cambiamenti climatici: da New York a Roma tutti impegnati a chiedere azioni concrete ai Governi del mondo

 

 

Azioni concrete contro i cambiamenti climatici: è quello che chiedono le 950 associazioni che sfileranno in una marcia globale il prossimo 21 settembre a New York. Ogni associazione chiede, in occasione del Climate Summit 2014 (23 settembre a New York) e della 69esima Assemblea Generale ONU, che tutti i Governo del mondo si mobilitino a favore dell’ambiente.

 

Impegnati a manifestare contro i cambiamenti climatici saranno anche i cittadini italiani che prenderanno parte alla marcia ‘New York chiama Roma’, che si terrà nella Capitale in contemporanea con la People’s Climate March di New York, voluta dal Coordinamento Power Shift Italia, promossa e organizzata dall’Italian Climate Network, Legambiente e Kyoto Club in collaborazione con Avaaz Italia e con l’adesione di più di 20 organizzazioni.

 

Ma cosa chiedono, in particolare, le associazioni?

 

  • che il tema del cambiamenti climatici diventi un punto prioritario nell’agenda di Governo, assumendo impegni ambiziosi di riduzione delle emissioni di CO2 e degli altri gas serra, a partire da obiettivi efficaci per la lotta ai cambiamenti climatici e in linea con le raccomandazioni dell’Intergovernamental Panel on Climate Change. In attuazione di questi è necessaria un’accelerazione della trasformazione del sistema di produzione di energia che permetta l’uscita dai combustibili fossili e ponga fine ai sussidi alle fonti fossili, a favore di una generazione energetica distribuita, democratica e pulita.

  • che l’Italia sia portatrice in Europa di una visione lungimirante e ambiziosa nell’attuale dibattito per la definizione dei nuovi obiettivi al 2030 proponendo +40% di risparmio energetico,+45% di fonti rinnovabili, -55% di riduzione di CO2. La definizione di questi obiettivi determinerà infatti le scelte energetiche e climatiche dei prossimi quindici anni, influenzando la misura con cui si agirà per contenere il surriscaldamento globale

  • che l’Italia contribuisca al Fondo Verde per il Clima e mantenga fede agli impegni che erano stati assunti a Copenaghen in tema di finanza per il clima. Finanziamenti per misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici sono, infatti, necessari ed è giusto che l’Italia faccia la sua parte.

     

     

    gc

 

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