Coldiretti contro il Comune di Roma dopo chiusura del mercato di Campagna amica

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Sfrattate dal mercato 60 aziende di Roma e del lazio. Coldiretti: “da più di tre mesi stiamo sollecitando l’amministrazione a pubblicare il bando”

È scontro tra la Coldiretti e il Comune di Roma dopo la chiusura del mercato “Campagna Amica”, dedicato alle produzioni a km 0, che si teneva tutti i fine settimana nei pressi del Circo Massimo.

Il bando per l’assegnazione dello stabile ancora non è stato presentato dal comune, che ha sfrattato gli agricoltori senza concedere una proroga fino alla presentazione del bando stesso.

“L’amministrazione comunale ci ha sfrattato, interrompendo di fatto un’iniziativa che dal 2009 ha favorito l’economia agricola della Capitale e del Lazio, sostenendo il reddito delle aziende locali e offrendo ai consumatori romani un punto di riferimento settimanale per la spesa agroalimentare di qualità con prodotti coltivati e lavorati sul territorio, tracciati dall’origine, freschi e stagionali. La chiusura del mercato e la mancata concessione della proroga sono uno schiaffo alla città, da oggi più povera e interrompono brutalmente una esperienza di filiera corta da subito apprezzata dai cittadini romani e dai turisti di tutto il mondo che ogni fine settimana, in migliaia, hanno affollato il mercato di San Teodoro”, ha commentato David Granieri, presidente della Coldiretti del Lazio.

“Il Comune rivendica di avere operato nel rispetto della legalità. Anche noi siamo dalla parte della legalità, sempre e comunque. Tanto è vero che da più di tre mesi stiamo sollecitando l’amministrazione a pubblicare il bando per riassegnare lo stabile di San Teodoro. Sforzo vano il nostro, perché del bando, al quale la Fondazione Campagna Amica risponderà, non vi è traccia e questo ritardo penalizzerà sia gli imprenditori agricoli, sia le migliaia di famiglie romane che ogni sabato e domenica, da quasi dieci anni, frequentano il mercato. I consumatori sono stati al nostro fianco, hanno manifestato insieme a noi, condiviso la protesta e firmato la nostra petizione. Auspichiamo un ripensamento da parte della sindaca Raggi e confidiamo nella concessione della proroga”, ha aggiunto Aldo Mattia, direttore della Coldiretti del Lazio.

Nel mercato operano 60 aziende di Roma e di decine di comuni laziali come Terracina, Viterbo, Cassino, Frosinone, Sezze, Tuscania, Rieti, Magliano Sabina. Qui i consumatori trovano carne, insaccati, olio, latticini, prodotti da forno, pesce, frutta, verdure, ortaggi tutti rigorosamente made in Lazio e offerti ai consumatori da chi li ha prodotti in un regime di filiera corta dove il rapporto di fiducia tra chi produce e chi acquista è diretto, immediato. Tuttavia, gli operatori hanno sospeso le vendite per evidenziare un disagio causato dal ritardo nella pubblicazione del bando comunale per l’assegnazione dell’area.

Si schiera a fianco degli agricoltori anche Rosario Trefiletti, presidente Federconsumatori: “Questo non è un semplice mercato, questa è espressione di cultura. Gli amministratori chiudano altre cose, magari quelle che inquinano. Il Comune revochi il provvedimento. Penso che di luoghi come questi, in una città simbolo come Roma, ce ne servano di più”.

Luca Bergamo, vicesindaco di Roma, dopo l’incontro avuto al Mercato di Campagna Amica del Circo Massimo con i dirigenti della Coldiretti nazionale e regionale, ha dichiarato: “Stiamo lavorando, speriamo di trovare già la prossima settimana le forme per garantire la prosecuzione del mercato. Consideriamo strategici questi mercati che favoriscono il rapporto diretto tra produttori e consumatori; infatti stiamo lavorando a un apposito regolamento di disciplina. Abbiamo apprezzato che gli operatori, pur sapendo di rinunciare ai ricavi, abbiano sospeso le attività di vendita dei prodotti, proviamo dispiacere per il disagio vissuto da loro e dai cittadini di Roma”.

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