Prugne secche per ridurre il rischio di cancro al colon

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Uno studio sui topi dimostra che mangiare regolarmente prugne secche potrebbe essere una strategia dietetica percorribile per ridurre il rischio di questo tipo di tumore

 

I ricercatori della Texas A&M University e della University of North Carolina, grazie a un finanziamento della California Dried Plums, hanno presentato alla conferenza Experimental Biology 2015 una ricerca su come una dieta contenente le prugne secche possa influenzare positivamente il microbiota (ovvero l’insieme dei batteri intestinali che si trovano nel tubo digerente umano), favorendo la ritenzione dei batteri benefici e contribuendo a ridurre il rischio di cancro al colon.

Una buona quantità di ricerche hanno già dimostrato che la dieta può alterare il metabolismo e la composizione del microbiota umano e che, dunque, saperla controllare e aiutare con gli alimenti giusti, può avere importanti ripercussioni nella prevenzione e nel trattamento delle malattie. Ci sono miliardi di batteri nel tratto intestinale e finora ne sono state identificate più di 400 specie: è stato dimostrato che le rotture del microbiota sono coinvolte nell’avvio delle infiammazioni intestinali e che il ricorrere di questi attacchi può favorire lo sviluppo del tumore del colon.

Questa ricerca ha esplorato le potenzialità delle prugne secche grazie a gruppi di ratti che sono stati alimentati con una dieta di controllo o con una dieta contenente prugne secche  – entrambe abbinate per calorie totali e composizioni macronutrienti, in modo che l’effetto dovuto alla dieta sarebbe stato attribuibile ai composti che si trovano unicamente nelle prugne secche – e ha evinto che quest’ultime contengono composti fenolici che hanno molteplici effetti sulla nostra salute, compresa la loro capacità di servire come antiossidanti in grado di neutralizzare l’effetto ossidante dei radicali liberi che possono danneggiare il nostro DNA. L’ipotesi che è stata provata è che il consumo di prugne secche favorirebbe il mantenimento di un microbiota sano e benefico e modellerebbe il metabolismo microbico di tutto il colon, associandosi a una ridotta incidenza di lesioni precancerose.

 

Certamente, sono necessarie ulteriori ricerche, soprattutto sui casi umani, ma intanto i risultati di questo studio sono molto interessanti.

EC

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