La dieta mediterranea per prevenire la demenza

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Ossa forti, cuore più sano e vita più lunga, insieme a minore rischio di incorrere nel diabete e nella pressione sanguigna elevata: è così che agisce il cibo mediterraneo sul nostro corpo

Durante la Alzheimer’s Association International Conference (AAIC), sono state presentate diverse ricerche che parlavano di come abbassare il rischio di demenza, seguendo la dieta mediterranea o delle sue diete parenti – come la dieta MIND, per esempio. 

Secondo i risultati di uno studio che vede come autore principale Claire McEvoy, della School of Medicine della University of California, San Francisco e che ha analizzato le abitudini alimentari di quasi 6.000 americani anziani con un’età media di 68 anni, mangiare secondo una dieta sana e vegetale comporta una migliore funzione cognitiva e circa il 30/35% di rischio più basso della sua compromissione durante l’invecchiamento. A quanto dice la ricerca, quindi, il rischio di demenza si abbasserebbe di un terzo.

Alla conferenza, è stato presentato anche uno studio che esaminava in generale l’impatto della dieta MIND: i ricercatori della Wake Forest School of Medicine hanno seguito, durante dieci anni, 7.057 donne con un’età media di 71 anni e hanno rilevato che quelle che avevano seguito più da vicino la dieta MIND avevano una riduzione del 34% del rischio di sviluppare l’Alzheimer.

Infine, è stato presentato anche un altro studio alla AAIC, che ha esaminato le scansioni cerebrali di 330 adulti cognitivamente «normali», con un’età media di 79 anni, e ha trovato che l’alimentazione con cibi che aumentano l’infiammazione nel corpo – come dolci, alimenti trasformati, cibi grassi e fritti – ha aumentato il rischio di incorrere in un invecchiamento del cervello e in una funzione cognitiva più bassa.

Gli scienziati ci hanno tenuto a sottolineare che tutti gli studi presentati sono ricerche di osservazione, quindi anche se portano verso lo stesso risultato, la connessione tra rischio di demenza e dieta va dimostrata con esperimenti scientifici controllati. Lo hanno specificato per evitare che le persone prendano questi risultati e modifichino le proprie diete a caso.
Di certo, però, in attesa di conferme, una cosa la possono fare tutti: mangiare bene e basta, che è alla base di una vita migliore.

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Alzheimer, dieta mediterranea

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